Forse il nome stesso, “Oltre il Po”, evoca un senso di esilio dalla vibrante e industriosa Lombardia del nord. Alcuni lo paragonano alla Toscana del nord o il vecchio Piemonte.
Forse che questo sia dovuto agli industriali lombardi, attratti dagli affari remunerativi nella capitale di Milano e meno in sintonia con la campagna incontaminata, conservata per il loro buen ritiro in eleganti ville e castelli.

La città di Pavia ad esempio, una volta sede dall'Impero Longobardo, è riconosciuta per gli orefici a servizio delle famiglie reali, da Carlo Magno a Napoleone, fino al XIX secolo.
Vicino si trova la scuola di Stradivari e una sartoria di lusso, ammirata in tutto il mondo. Questo luogo sfoggia un'eleganza innata e la disciplinata precisione tipica dell'alta arte artigiana.

La città di Pavia ad esempio, una volta sede dall'Impero Longobardo, è riconosciuta per gli orefici a servizio delle famiglie reali, da Carlo Magno a Napoleone, fino al XIX secolo.
Vicino si trova la scuola di Stradivari e una sartoria di lusso, ammirata in tutto il mondo. Questo luogo sfoggia un'eleganza innata e la disciplinata precisione tipica dell'alta arte artigiana.
La prima menzione di Tenuta Caseo è da un documento notarile del 1200 che testimonia la donazione ad un ufficiale militare, Gian Galeazzo Visconti, per la sua bravura in battaglia. Molti aspetti della tenuta sono rimasti quasi come allora con vasti boschi vergini dove cacciatori di tartufi e selvaggina arrivano tutt'oggi in autunno dopo l’epoca della vendemmia.
Influenzato dai suoi vicini con patrimoni vitivinicoli importanti, l'Oltrepò Pavese patisce un po’ il confronto. Molti lo collegano al brioso Bonarda dall’anima romagnola, ma è il Pinot Nero, piantato per la prima volta nel 1865 grazie ad un’iniziativa dell’allora ministro Agostino Depretis, che meglio sposa le caratteristiche del suolo e l’anima del luogo. Il terroir ideale in mani esperte è fondamentale per domare il sensibile e volubile Pinot Nero e far emergere la sua elusiva e poetica eleganza.